venerdì 10 giugno 2016

Dalla penitenza di San Leonardo è nata la prima via Crucis

Cari figli, di giorno in giorno desidero rivestirvi di santità, di bontà, di docilità e di amor di Dio, in modo che di giorno in giorno siate più belli e più disponibili per il vostro Signore. Cari figli, ascoltate e vivete i miei messaggi. Io desidero essere la vostra guida. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 24 ottobre 1985).

Gerusalemme e Imperia sono legate da un simbolo venerato e amato in tutto il mondo della chiesa cattolica. La "Via Crucis", il cammino fa ripercorrere ai fedeli la Passione di Gesù Cristo. Infatti non tutti sanno che la "Via Crucis" con le sue stazioni è nata a Imperia in Liguria per volere di un frate francescano, Leopoldo da Porto Maurizio nominato Santo da Papa Pio IX nel 1867. Abbiamo incontrato il dottor Fausto Badano Littardi, medico e scrittore ligure, che ci ha raccontato come sono andate realmente le cose. "Porto Maurizio è un colle di Imperia che a molti dice poco e niente. Su questo colle, però, si trova un pugno di Terra-santa: proviene addirittura dal monte Calvario di Gerusalemme. Ma quello che fa di Porto Maurizio un colle unico al mondo è che qui nacque l'ispirazione per la via crucis e le sue 14 stazioni che oggi troviamo in tutte le Chiese e i Santuari cattolici del mondo intero". 
"Da Porto Maurizio partì a piedi scalzi un eroico Frate francescano, San Leonardo da porto Maurizio (1676-1751), a seguito di una incredibile "grazia ricevuta". Un miracolo che lui attribuì alla Madonna Miracolosa dei Piani". 
Il frate era stato colpito da una forma gravissima di tubercolosi giudicata all'ultimo stadio, una malattia mortale curata invano sia a Roma sia a Napoli dai migliori medici di quei tempi, ma dato che Frate Leonardo si aggravò ulteriormente i suoi superiori decisero di mandarlo a casa a Imperia per morire in pace. Arrivato in fin di vita, il francescano prese a salire ogni giorno con immensi sforzi sul Colle dove un sacerdote, don Bartolomeo Bruno, aveva portato il famoso pugno di Terra Santa dal monte Calvario di Gerusalemme a seguito di un pellegrinaggio compiuto nel 1964. (proprio negli anni in cui frate Leonardo, che era a Roma per studiare medicina, decise improvvisamente di vestire l'abito di san Francesco). Leonardo aveva 27 anni e durante queste "ascese" fece voto alla Vergine che se fosse guarito avrebbe cambiato l'indirizzo della sua vita: da professore di filosofia e teologia quale era sarebbe diventato un predicatore da strada un evangelizzatore itinerante".
La Vergine Maria, quindi , l'ascoltò e fece la grazia e fra Leonardo dato per spacciato guarì e iniziò ad onorare l'impegno preso. Girava a piedi scalzi per le vie e per le piazze di Porto Maurizio e dei paesini del circondario predicando il Vangelo e la penitenza delle persone che gli si radunavano intorno". Dato la vastissima risonanza e l'attrazione dei fedeli sul monte Calvario sul quale poi sorse un oratorio per custodire un Cristo Morto acquistato da don Bartolomeo a Lucca sulla via del ritorno da Gerusalemme frate Leonardo decise di orientare la propria predicazione all'approfondimento della Passione e Morte in croce di Gesù. Gli vennero così in soccorso i 14 momenti salienti della Via  dolorosa di Gerusalemme che i francescani fino ad allora meditavano nei chiostri all'interno dei loro conventi. Decise quindi di portare anche all'esterno del Convento tale meditazione".
Nella piazza antistante il proprio convento di Porto Maurizio fece costruire per la prima volta nella storia un piloncino o stazione per ognuno di quei 14 episodi della vita Dolorosa. E sarebbe rimasta una forma di devozione a livello locale se non fosse successo un altro fatto decisivo". "Tutto è partito da un profondissimo e insanabile contrasto di vedute e di prospettive con gli altri suoi confratelli che non vollero assecondare nel suo ulteriore progetto di trasformare il loro convento in un ritiro e cioè un luogo di intensa vita ascetica. Così "pro bono pacis" Frate Leonardo abbandonò la sua città natale e approdò in Toscana a Prato poi a Firenze e poté realizzare tali ritiri. Fu poi così tanta la carica spirituale che ricavava da queste sue prediche a piedi scalzi e a volte a digiuno, con confessioni continue per circa trenta ore di fila per i restanti suoi 40 anni di vita che "piantò" oltre 500 Via Crucis". 

Cari figli, anche oggi sono con voi e vi invito tutti alla conversione totale. Decidetevi per Dio, figlioli, e troverete in Dio la pace che cerca il vostro cuore. Imitate la vita dei santi; che vi siano d’esempio, ed io vi stimolerò fino a quando l’Altissimo mi permette di essere con voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 settembre 2006).



Cari figli! Stasera vi chiamo ancora a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Figlioli, con la preghiera in famiglia, la pace, la gioia e la santità ritorneranno nelle vostre famiglie! (Messaggio straordinario del 15 maggio 2004 dato a Ivan).

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