venerdì 24 febbraio 2017

"Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?"

Cari figli, l'amore mi conduce a voi, l'amore che desidero insegnare anche a voi: il vero amore. L'amore che mio Figlio vi ha mostrato quando è morto sulla croce per amore verso di voi. L'amore che è sempre pronto a perdonare e a chiedere perdono. Quanto è grande il vostro amore? Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l'amore. Non siete disposti a sottomettere per amore la vostra volontà alla volontà di Dio. Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero amore. Consacratemi i vostri cuori ed io vi guiderò. Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico ed a vivere secondo mio Figlio. Non temete per voi stessi. Mio Figlio non dimentica nelle difficoltà coloro che amano. Sarò accanto a voi. Pregherò il Padre Celeste perché la luce dell'eterna verità e dell'amore vi illumini. Pregate per i vostri pastori perché, attraverso il vostro digiuno e la vostra preghiera, possano guidarvi nell'amore. Vi ringrazio. (Messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 febbraio 2013).

Preghiera per avere la forza di perdonare. Signore Gesù, spesso trovo difficile il perdonare e dimenticare il male ricevuto. Ricordo che tu ci hai detto:  "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso; non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati". Libera, ti prego, il mio cuore da ogni risentimento e rendilo aperto alla riconciliazione. Tu che sulla Croce hai perdonato e hai pregato per i tuoi crocefissori, donami un amore grande come il tuo, perché io faccia il primo passo verso la riconciliazione e la pace. Amen.

Rinnovate le due preghiere insegnate dall'angelo della pace ai pastorelli di Fatima: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. “Mio Dio, io credo e spero, ti amo e ti ringrazio. Ti chiedo perdono per chi non crede e non spera, non ti ama e non ti ringrazia”. Rinnovate anche la preghiera a San Michele: “San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia. Sii tu il nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del demonio. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime”. (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 5 luglio 1985).

Dio Padre è bontà infinita, è misericordia e dona sempre il perdono a chi glielo domanda col cuore. Pregatelo spesso con queste parole: “Dio mio, lo so che sono grandi e numerosi i miei peccati contro il tuo amore, ma io spero che tu mi perdonerai. Sono pronto a perdonare a tutti, all'amico come al nemico. O Padre, io spero in te e desidero vivere sempre nella speranza del tuo perdono”. (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 14 gennaio 1985).

Ma a voi che ascoltate, io dico : Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello non rifiutare la tunica. Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. (Tratto da L'amore dei nemici - Vangeli e Atti degli Apostoli). 

Non rispondere alle offese sia fisiche che morali e amare i propri nemici. Forse si può fare, anche se probabilmente molti diranno che è troppo umiliante, troppo difficile. Magari riusciamo una volta a sopprimere quel desiderio di giustizia, di vendetta, quando veniamo offesi. Ma farne un principio, farlo sempre? Non diventeremmo delle persone piene di ira repressa? O forse tristi e depressi? Dei deboli che nella vita non vanno avanti? L'unica possibilità per fare ciò che dice Gesù è imitarlo. Amarlo a tal punto da uniformarci a Lui. Guardando al suo esempio fare lo stesso. Ma poi, alla fine del brano del Vangelo c'è una frase che impressiona: Gesù dice: "Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". La chiave della richiesta di non rispondere alle offese e anche quella della perfezione non sta nello sforzo sovrumano che noi dovremo compiere. Dal giorno del nostro Battesimo Gesù vive in noi. Più ci apriamo a Lui, a Lui in noi, più Lui potrà agire tramite noi. Se siamo "pieni di Cristo", non risponderemo alle offese. Senza dover diventare psicologicamente instabili. Se Dio vive in noi, non è neppure un azzardo giungere alla perfezione. No, non certo per le nostre forze, ma perché, come dice San Paolo: "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me". (Tratto da Messa meditazione domenicale - Il Vangelo: vita nella tua vita).







Dio Padre è bontà infinita, è misericordia e dona sempre il perdono a chi glielo domanda col cuore. Pregatelo spesso con queste parole: “Dio mio, lo so che sono grandi e numerosi i miei peccati contro il tuo amore, ma io spero che tu mi perdonerai. Sono pronto a perdonare a tutti, all'amico come al nemico. O Padre, io spero in te e desidero vivere sempre nella speranza del tuo perdono. (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 14 gennaio 1985).

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